martedì 23 settembre 2014

#bigiarelesfilateisthenewblack

Anche se non sembra e non ne parlo mai seguo, con più o meno piacere, alcune fashion blogger.
Le seguo da molto tempo, da quando avevano capelli improbabili e si vestivano come le ragazzine del Collegio San Carlo. A pensarci bene si vestivano come ragazzine perché lo erano (e lo sono) solo che adesso visto la notorietà che le avvolge si sentono donne vissute e festeggiano i 30 anni che nemmeno Sophia Loren quando  ne ha compiuti 70..
La loro figura crea nella mia testolina qualche perplessità. Da una parte rosico per le scarpe e i vestiti di cui vengono omaggiate o che possono permettersi grazie al loro lavoro ben retribuito. Dall'altra parte, sarà anche grazie alla saggezza che la mia età mi dona, non mi sento di invidiarle e a tratti mi fanno quasi “tenerezza”. È difficile nella vita dover sempre essere all’altezza della situazione, vestite e truccate di tutto punto. È un impegno, quasi un secondo lavoro.  Forse per quello che allora considerano quello che fanno un lavoro? Non fraintendete le mie parole, non sono invidiosa. 
Da una parte le ammiro perché sono riuscite a farsi un lavoro dal nulla, hanno sfruttato l’onda, chi bene chi male. 
Dall’altra provo una tristezza infinita nel rendermi conto che la loro vita (o quello che di questa vita ci permettono di vedere) è solo apparenza, è un miscuglio di frasi fatte e luoghi comuni in post dove spesso non ci sono nemmeno foto scattate da loro.
Poi, ad un certo punto non si vedono più, il famoso binario di Via Piave durante la fashion week milanese è stato occupato da altre fashion icon o influencer che siano. Non le vedi più camminare con tacco 12 e reflex in mano  sfidando la sorte sul pavè milanese. Loro però, in modo molto signorile, dicono di preferire mete più lontane o assolate o semplicemente cercano di convincerci che le sfilate possono vederle comodamente dal divano di casa.
Che poi è un punto di vista da non sottovalutare, a volte il troppo stroppia e magari e la sovraesposizione stanca. Cogliamo in modo positivo questo nuovo comportamento e pensiamo che anche la moda, il lusso, la gente figa possano stancare e magari loro vogliono sentirsi come noi.

nb: so che le sfilate sono finite da qualche giorno ma da queste parti abbiamo dei tempi tecnici molto lunghi.

4 commenti:

Paola ha detto...

Diciamo che le influencer che contano sono veramente poche, le altre ci provano e poi panta rei....

anto ha detto...

hai perfettamente ragione. ma quello che mi stupisce è la noia che si percepisce dietro alcune "bigiate". o magari l'ho percepita solo io..

Violetta ha detto...

Oggettivamente io seguo pochissime FB perchè va bene dare un occhio ma alcune mise proposte non sò proprio dove potrebbero essere sfoggiate...sarò io ad essere ormai un po' babbiona? :)

anto ha detto...

se sei babbiona tu allora siamo babbione tutte ;)