martedì 23 giugno 2015

Liberi dentro

Credo che ognuno di noi  nell’arco della vita dovrebbe assistere ad un concerto di Vasco.
Più che un concerto è un esperimento sociale.
Gente di ogni genere che si mischia in angusti seggiolini, ragazzi che fumano di tutto di fianco a distinte signore forse appena uscite dall’ufficio (e che non fanno comunque una piega) e famiglie complete di figli adolescenti al seguito, forse più interessati dei genitori..
Tutti amici, tutti legati da un unico filo conduttore, le canzoni di Vasco, quelle che hanno fatto la storia e le emozioni che generano. La pelle d’oca che ti prende alle 20.45 quando lo stadio inizia a tremare e finisce quando sulle note finali di Albachiara si riaccendono le luci.
Avete mai visto 80mila persone perfettamente coordinate nell’organizzare una perfetta onda umana? Sicuramente succede anche in altri concerti, ma credetemi con lui sul palco tutto sembra più magico.
Sono ovviamente di parte e direte voi anche un po' monotona ma come fai a rinunciare ad un'occasione del genere??
Quest'anno ho cercato di viverla diversamente. Ho messo da parte cellulare e social e mi sono goduta il concerto, senza l'ansia di fare foto e video..guardare un concerto direttamente e non tramite lo schermo del telefono è molto meglio!!! (si..sono nonna dentro..).
Ho ceduto alla promessa solo per immortalare le mille lucine che si sono accese quando è partita "E..." veramente incredibile e quanta poesia in una canzone.


La classica frase di chiusura del concerto, dopo la presentazione di tutti i musicisti, quest'anno mi ha colpito particolarmente:

"Non sarete mai liberi di fare, ma sarete sempre liberi di pensare..
perchè chi è libero dentro è libero anche fuori"

quante verità in poche parole.

2 commenti:

Paola ha detto...

Io non sono mai stata a un concerto di Vasco, ma alcune sue canzoni fanno parte della mia personale colonna sonora della vita. Chissà, prima o poi...

anto ha detto...

cara Paola, prima o poi, quando riuscirai, vedrai che non te ne pentirai! :)